Contraccezione naturale



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Contraccezione Naturale

Metodi contraccettivi naturali

I metodi di contraccezione naturali sono vari, il piu' diffuso e' il coito interrotto; anche se non ci sono dati precisi, si ritiene che il 40-45% delle coppie lo usi o lo abbia usato nella speranza di evitare il concepimento. Altrettanto comuni sono i metodi "ritmici" che consistono nell'astinenza sessuale nel periodo fertile della donna. Durante il periodo del ciclo un uovo e' fecondabile solo per poche ore, quindi sono pochi i giorni in cui bisogna astenersi dal rapporto. Per molte donne che non hanno un ciclo mestruale regolare, e' difficile individuare il momento dell'ovulazione, pertanto questo metodo non si puo' considerare granche' efficace.

I metodi naturali piu' diffusi sono:

- COITO INTERROTTO

- METODO BILLINGS

- METODO OGINO-KNAUS

- METODO DELLA TEMPERATURA BASALE

E' possibile associare tra loro diversi metodi naturali, migliorando notevolmente il livello di sicurezza, ma aumentando gli inconvenienti. Un inconveniente di questi metodi e' quello di limitare i rapporti di coppia a ristretti periodi durante il mese, oltre al fatto che non garantiscono che non avvenga una gravidanza.

IL COITO INTERROTTO

E', sicuramente, il metodo contraccettivo piu' usato dagli italiani: si ritiene che la percentuale delle coppie che ne fa uso si aggiri intorno al 40-45% . Viene praticato ritirando il pene prima dell'eiaculazione cosi' che l'emissione dello sperma avvenga fuori dalla vagina. C'e', pero', il rischio che il liquido che esce dal pene in erezione prima dell'eiaculazione contenga gia' degli spermatozoi o che l'uomo non riesca a ritirarsi in tempo. E' un metodo che non richiede l'uso di sostanze o materiali estranei, ne' controlli medici ma e' poco sicuro, visto che gli insuccessi sono valutati intorno al 30-35%, richiede un continuo controllo di se', nell'uomo puo' portare a disturbi alla prostata ed e' inadatto a chi soffre di eiaculazione precoce.

CONTROLLO TERMICO/METODO BILLINGS

Si basa sia sul controllo delle variazioni della temperatura del corpo che sull'osservazione del muco cervicale. E' controindicato nei casi in cui la gravidanza deve essere assolutamente evitata. Il periodo fecondo viene individuato attraverso l'osservazione del muco cervicale, prodotto nel canale che da' accesso all'utero, presente nelle perdite vaginali. Il muco infatti subisce modificazioni prima, durante e dopo l'ovulazione. Nei giorni successivi alla mestruazione la donna non rileva, in genere, alcuna perdita vaginale. In questi giorni la donna non e' feconda. Con l'avvicinarsi dell'ovulazione la donna puo' verificare la presenza di una certa quantita' di muco ed ha la sensazione di lubrificazione della vulva e della vagina.

Nei giorni immediatamente precedenti e successivi il muco cambia aspetto e consistenza, diventa piu' fluido, trasparente ed elastico. Con queste caratteristiche la donna e' nel periodo fecondo e deve astenersi dai rapporti sessuali. Dopo l'ovulazione il muco torna ad essere piu' opaco, denso, bianco o giallino, appiccicoso.

Dal quarto giorno dopo la ricomparsa di questo tipo di muco, hanno nuovamente inizio i giorni non fecondi. La quantita' di muco prodotto varia da donna a donna e a volte non e' facile interpretare correttamente le sue modificazioni. Il metodo non richiede l'intervento del medico e non interferisce in alcun modo con le funzioni dell'apparato riproduttivo. 

METODO OGINO-KNAUS (O DEL CALENDARIO)

La donna individua il periodo fecondo osservando la lunghezza dei suoi cicli (il ciclo va' dal primo giorno della mestruazione al primo giorno della mestruazione successiva) per un periodo di un 1 anno: sottrae quindi 19 dal numero di giorni del suo ciclo piu' breve per identificare il primo giorno del periodo fecondo e 10 dal numero di giorni del suo ciclo piu' lungo (per identificare l'ultimo giorno del periodo fecondo). In questo modo e' possibile individuare i giorni durante i quali, probabilmente, avviene l'ovulazione; se in questi giorni la coppia si astiene dai rapporti sessuali, le probabilita' di una gravidanza saranno ridotte.

 E' un metodo poco affidabile, poiche' il giorno dell'ovulazione e' spesso imprevedibile. Per le donne che hanno cicli irregolari il calcolo individuera' un periodo fecondo molto lungo. Questo significa che si potranno avere rapporti sessuali sicuri solo in pochi giorni del ciclo. E' necessaria una buona collaborazione da parte dell'uomo. 

METODO DELLA TEMPERATURA BASALE

Il periodo non fertile viene individuato osservando la curva della temperatura. Nel periodo che va dall'ovulazione alla mestruazione si verifica un aumento della temperatura corporea. In un ciclo normale, la temperatura del corpo si mantiene bassa durante la mestruazione e il periodo successivo, si abbassa ulteriormente subito prima dell'ovulazione, per poi innalzarsi di alcuni decimi di grado intorno al momento dell'ovulazione e mantenersi agli stessi livelli fino all'avvicinarsi della mestruazione successiva. E dunque individuando questo rialzo che e' possibile capire quando l'ovulazione e' avvenuta. E' necessario misurare la temperatura ogni mattina, al risveglio, all'incirca sempre alla stessa ora, prima di qualsiasi attivita', ed annotarla sul foglio della temperatura. La temperatura puo' essere quella orale, rettale o vaginale, ma va misurata sempre nello stesso modo.

Quando la temperatura si e' stabilizzata sul livello piu' alto da tre giorni, si puo' essere quasi certe che ha avuto inizio il periodo non fecondo. Poiche' e' impossibile prevedere in anticipo il rialzo della temperatura, e poiche' gli spermatozoi possono sopravvivere nell'utero fino a tre giorni, e' necessario astenersi dai rapporti sessuali nel periodo precedente l'ovulazione. La differenza di temperatura tra il periodo fecondo e quello infecondo e' molto piccola (qualche decimo di grado).

In alcune donne la curva della temperatura e' irregolare, e non permette di individuare con certezza il giorno dell'ovulazione. Il periodo del ciclo in cui e' possibile avere rapporti sessuali e' molto breve. Vanno considerati fertili circa i 5 giorni precedenti e i 4 giorni successivi la presunta ovulazione. 

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