Psicoterapia e Consulto Psicologico: Individuale, di Coppia e Familiare
Adolescenza: Breve Ritratto
Alla ricerca di una nuova identita', tra il desiderio di crescere e la paura dell'ignoto!L'adolescenza rappresenta una fase evolutiva critica e conflittuale soprattutto per le trasformazioni corporee che inevitabilmente si accompagnano alla costruzione dell’identità personale. Quanti adolescenti si percepiscono insoddisfatti per il proprio aspetto fisico e per la difficoltà di comunicare le emozioni a coetanei e a genitori?
Uno dei connotati di rilievo della fase adolescenziale è proprio la ricerca dell'identità: una ricerca che conduce il soggetto a individuare i suoi obiettivi, le sue ambizioni, la sua sessualità, i rapporti con l'altro sesso. L’adolescenza costituisce dunque un periodo di ristrutturazione profonda, una vera e propria mutazione dalla quale emergerà un individuo che, abbandonato il mondo protetto dell'infanzia, si ritroverà a relazionarsi con il mondo degli adulti. Sono appunto le trasformazione sessuali a imporre nuove esigenze, come la ricerca di altri oggetti d’amore e il bisogno di separazione da quelli precedenti.
E’ pertanto naturale che in questo periodo emergano dei conflitti, come le frequenti oscillazioni fra eterosessualità ed omosessualità, fra desiderio di vivere intense storie d’amore e rapporti sessuali occasionali senza investimenti affettivi duraturi e stabili. Il nodo problematico di questa fase evolutiva ruota intorno alle difficoltà di accettazione dell'immagine di sé, legate alle radicali trasformazioni delle dimensioni corporee. Non di rado l’adolescente manifesta fatica ad accettarsi. Basti pensare che anche il semplice gesto di guardarsi allo specchio può diventare per lui un problema. Ad influire sul percorso evolutivo dell’adolescente, ed in particolare sulla sua immagine e sul suo livello di autostima, contribuisce la percezione del giudizio altrui e il grado di accettazione all’interno della famiglia.
Peraltro, il modello che la società oggi privilegia è quello del giovane sempre all'altezza delle situazioni, di un individuo che riesca in tutto, che abbia una vita sessuale intensa e soddisfacente, che mieta successi con l’altro sesso. Nell’inseguire questo modello ideale, l’adolescente finisce spesso per sentirsi inadeguato e oppresso da un problema insolubile. Lo sforzo teso ad accettarsi gli crea ostacoli nelle relazioni con i coetanei, e, soprattutto, con gli individui dell’altro sesso. Viene infatti a mancargli quella sicurezza di base che rappresenta una condizione essenziale per intrecciare rapporti equilibrati.
Determinante è il contributo che la famiglia può fornire per attenuare le conflittualità della crescita adolescenziale. I genitori, infatti possono rendersi partecipi dei problemi vissuti dai propri figli, mediante un ascolto empatico, immedesimandosi nei loro problemi. Di frequente, purtroppo, accade che l’adolescente percepisca un atteggiamento sfuggente da parte dei genitori, spesso oberati da impegni di lavoro, e, di conseguenza, non trovi il coraggio di confrontarsi con essi.
Finisce così per precludersi una scelta "sana", quella di aprirsi ad una persona di famiglia in grado di fargli esprimere il disagio e di alleviarne la sofferenza. L’adulto rappresenta per l’adolescente un modello, ed è proprio per questo che l’adulto deve sforzarsi di mettere a disposizione le proprie risorse e soprattutto la propria esperienza.Uno dei connotati di rilievo della fase adolescenziale è proprio la ricerca dell'identità: una ricerca che conduce il soggetto a individuare i suoi obiettivi, le sue ambizioni, la sua sessualità, i rapporti con l'altro sesso.
L’adolescenza costituisce dunque un periodo di ristrutturazione profonda, una vera e propria mutazione dalla quale emergerà un individuo che, abbandonato il mondo protetto dell'infanzia, si ritroverà a relazionarsi con il mondo degli adulti. Sono appunto le trasformazione sessuali a imporre nuove esigenze, come la ricerca di altri oggetti d’amore e il bisogno di separazione da quelli precedenti.
E’ pertanto naturale che in questo periodo emergano dei conflitti, come le frequenti oscillazioni fra eterosessualità ed omosessualità, fra desiderio di vivere intense storie d’amore e rapporti sessuali occasionali senza investimenti affettivi duraturi e stabili. Il nodo problematico di questa fase evolutiva ruota intorno alle difficoltà di accettazione dell'immagine di sé, legate alle radicali trasformazioni delle dimensioni corporee. Non di rado l’adolescente manifesta fatica ad accettarsi. Basti pensare che anche il semplice gesto di guardarsi allo specchio può diventare per lui un problema. Ad influire sul percorso evolutivo dell’adolescente, ed in particolare sulla sua immagine e sul suo livello di autostima, contribuisce la percezione del giudizio altrui e il gradi di accettazione all’interno della famiglia.
Peraltro, il modello che la società oggi privilegia è quello del giovane sempre all'altezza delle situazioni, di un individuo che riesca in tutto, che abbia una vita sessuale intensa e soddisfacente, che mieta successi con l’altro sesso. Nell’inseguire questo modello ideale, l’adolescente finisce spesso per sentirsi inadeguato e oppresso da un problema insolubile. Lo sforzo teso ad accettarsi gli crea ostacoli nelle relazioni con i coetanei, e, soprattutto, con gli individui dell’altro sesso. Viene infatti a mancargli quella sicurezza di base che rappresenta una condizione essenziale per intrecciare rapporti equilibrati. Il sentirsi in un certo modo infatti e il non accettarsi portano ad una chiusura che impedisce la conoscenza del vero Io.
Determinante è il contributo che la famiglia può fornire per attenuare le conflittualità della crescita adolescenziale. I genitori, infatti possono rendersi partecipi dei problemi vissuti dai propri figli, mediante un ascolto empatico, immedesimandosi nei loro problemi. Di frequente, purtroppo, accade che l’adolescente percepisca un atteggiamento sfuggente da parte dei genitori, spesso oberati da impegni di lavoro e, di conseguenza, non trovi il coraggio di confrontarsi con essi.
Finisce così per precludersi una scelta "sana", quella di aprirsi ad una persona di famiglia in grado di fargli esprimere il disagio e di alleviarne la sofferenza. L’adulto rappresenta per l’adolescente un modello, ed è proprio per questo che l’adulto deve sforzarsi di mettere a disposizione le proprie risorse e soprattutto la propria esperienza.