Bambini e Masturbazione Napoli



Psicoterapia e Consulto Psicologico: Individuale, di Coppia e Familiare

Bambini e Masturbazione

Quando il bambino scopre il piacere...

L’argomento risulta per la maggior parte delle persone piuttosto spinoso, difficilmente i genitori ne parlano, quasi a voler nascondere un atteggiamento riprovevole. Eppure questo è un vero problema, per gli adulti! Sì, perché partiamo dal fatto che se esiste un problema, è solo per i genitori che assistono con imbarazzo ai primi “strofinii piacevoli” del loro pargoletto/a.

La masturbazione infantile è assolutamente naturale, visto che rappresenta una normale fase dell’ evoluzione, dal seno al pollice il passaggio è quasi obbligato ai genitali. Infatti, il bambino persegue esattamente come sempre, l’obbiettivo di “autoconsolarsi” e procurarsi piacere. Non c’è alcun nesso con la masturbazione dell’adulto, visto che non c’è esigenza di compiere alcun atto sessuale né di compartecipazione. L’unico obbiettivo dell’atto infantile è di procurarsi sollievo, piacere fisico ma non erotico, al quale ricorrere nei momenti di stanchezza, di solitudine o di noia.

Alcuni genitori, che giudicano l’atto masturbatorio in sé come atto riprovevole, certamente non concedono al bambino piccolo questo comportamento, ma anche coloro che lo considerano naturale lo vivono con un certo imbarazzo: in effetti, parliamo di un’azione che nel mondo adulto viene vissuta solitamente in intimità, mentre il bambino la vive esplicitamente.

L’atto masturbatorio va semplicemente compreso per ciò che è: un atto istintivo e funzionale alla scoperta di sé. Atteggiamenti di riprovazione, di condanna o di punizione, rischiano di sviluppare nel bambino dei tabù o delle reazioni negative nei confronti della sessualità; quella dell’autoerotismo è una esperienza assolutamente comune e naturale, tanto per i bambini quanto per le bambine.

Un bambino o una bambina che si masturbano sono, spesso, bambini che sono o si sentono soli, che vorrebbero maggiore compagnia e più tenerezza. Ciò però non significa che non si debba “educare” il bambino stesso a delle regole sociali alle quali attenersi, esattamente come tutte le regole sulle espressioni verbali o sui comportamenti da mantenere in pubblico: senza esasperazioni, insegnate loro che in certi contesti è un comportamento inopportuno, esattamente come mangiare con le mani al ristorante o urlare volgarità per strada.

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