Psicoterapia e Consulto Psicologico: Individuale, di Coppia e Familiare
Capire la propria famiglia per essere liberi
Lo scopo del lavoro terapeutico e, in parte, di quello consulenziale è, in poche parole, quello di rivelare, scoprire, quale sia il Codice nascosto all’interno della storia familiare e renderlo esplicito ai suoi componenti. Ci si potrebbe chiedere: cosa c’entra tutto ciò con la tossicodipendenza di X, con l’ansia da prestazione di Y, con le difficoltà scolastiche di Z ?
Partiamo dall’idea che la Famiglia è un sistema, all’interno del quale nasciamo e ci sviluppiamo, e che ci insegna i suoi linguaggi, impartisce i ruoli, ha tra i suoi scopi di preservare la tradizione (il passato ) e di assicurarsi un Futuro, proprio come se fosse un Sistema Vivente.
Ha delle caratteristiche che possiamo sempre riscontrare, quali la presenza di Relazioni, la capacità di Autoripararsi, la possibilità di raggiungere i suoi obbiettivi con percorsi diversi, la sua unicità data dalla interdipendenza dei suoi Attori principali, e non da una semplice somma di fattori ( come in una pietanza che non è la semplice somma dei suoi ingredienti ma il modo in cui questi si amalgamano e si sciolgono l’uno nell’altro ).
Facciamo un esempio: osserviamo una Famiglia – non la nostra, così ci risulta più semplice – e leggiamo che Tipo di legami ci sono , quanti e di che colore affettivo, se ci sono legami con l’esterno e di che tipo. Poi osserviamo come la Famiglia ha affrontato le crisi – naturali e non - che ha vissuto: quali strategie hanno adottato? Come hanno reagito emotivamente e poi in che modo hanno ristabilito l’ equilibrio ?
E ancora: quali obbiettivi ha il Sistema Familiare? Che strade ha percorso per raggiungerli? I suoi membri hanno potuto scegliere i propri obbiettivi personali e la strategia da adottare?
Ed ancora: cosa accadrebbe se uscissero dei membri dal Sistema, e se ne entrassero degli altri ( ad esempio la scomparsa di un nonno e la nascita di un bambino)? Potremmo prevedere quali funzioni non sarebbero più presenti oppure chi comincerebbe a svolgerle?
Attraverso queste semplici osservazioni - chiaramente qui riportate in forma ridottissima e banalizzata per motivi di spazio e di tempo - ecco che si dipana dinanzi ai nostri occhi questa meravigliosa costruzione umana, si presenta soprattutto a noi in tutta la sua COERENZA, ed è proprio questo elemento a supportare la nostra speranza di poter in qualche modo incidere su di essa. Infatti la grandissima difficoltà che si riscontra nell’ intraprendere un lavoro psicologico con una o più persone è proprio quella di spiegare che, seppure sembri a tutti che la situazione sia assolutamente illogica, illeggibile, incoerente e soprattutto immobile, a tutto c’è un senso, anzi, il senso principale sta proprio nell’esigenza del sistema familiare di PRESERVARSI, solo che lo fa utilizzando strategie che danno pochi frutti con un dispendio enorme di energie.
Provate a gustare un ottimo brodo usando una forchetta: avrete una sensazione di insoddisfazione, impotenza, rabbia e alla fine vi arrenderete.
Al contrario una volta interpretato il CODICE della famiglia, sarà possibile restituire ad essa – anche attraverso uno solo dei suoi membri – tutta la sua dignità, la sua storia, il suo significato, risalire agli obbiettivi, comprenderne la NATURA. Fatto ciò, ad ognuno la LIBERTA’ INDIVIDUALE di scegliere cosa portare con sé delle proprie radici, cosa sfruttare e cosa seppellire.
Per queste ed altre ragioni non è possibile avere una risposta standard alle problematiche di una persona o di una famiglia, perché in ognuna di esse è contenuta la chiave di lettura, di interpretazione del problema stesso. Vorrei rimarcare le parole RADICE, CHIAVE DI LETTURA, che non sono assolutamente da assimilare alle parole CAUSA ed EFFETTO.
Non c’è linearità in un sistema complesso come la Famiglia/Individuo, per questo ogni persona è unica ed ogni sistema familiare lo è altrettanto.
Facciamo ancora un ultimo e banale esempio: l’irritabilità di un bambino che i genitori non riescono a controllare, può significare la ripetizione di un comportamento che il sistema gli ha insegnato, oppure la volontà inconscia di attrarre su di sé l’attenzione in un periodo critico, oppure il tentativo maldestro di portare una coppia che si sta sfaldando su un territorio accomunante – la medesima preoccupazione per un figlio – o ancora l’effetto di un disturbo biologico ( vedi insonnia infantile ).
Attraverso la conoscenza di sé, emerge la storia collettiva, e viceversa, ma ognuno di noi ne è la risultante unica, e quindi il futuro non può essere segnato; ma spesso è considerato più “rassicurante” – anche se chiaramente limitante – percorrere vie già note: non tutti scegliamo di essere piccoli pionieri, nel nostro viaggio esistenziale, ma è indispensabile conoscere la propria terra prima di partire per nuove esplorazioni.