Consulenza psicologica a Roma



Psicoterapia e Consulto Psicologico: Individuale, di Coppia e Familiare

INTERNET DIPENDENZA, ADULTI DROGATI DI GIOCO E SESSO

 La cyber dipendenza è un fenomeno in crescita, in Cina è molto diffuso e in America sono nati i primi centri per la disintossicazione. Internet ha aperto un mondo tutto da esplorare, allargando la conoscenza, mettendo in comunicazione le persone più distanti e diffondendo immagini di realtà altrimenti sconosciute. Ma come tutte le cose del mondo, l’uso che ne facciamo è soggettivo. Allarmante come fenomeno, è ancora poco conosciuto, e comprende sia gli adolescenti che gli adulti, anche se in modo diverso.

Come riconoscere una dipendenza da internet

Pur non essendo una patologia riconosciuta, tutti coloro che assistono a certi comportamenti la riconoscono, eccome! Negli adulti, l’isolamento può essere parziale, ma il coinvolgimento è estremo. Le persone che maggiormente restano imbrigliate nelle maglie di internet sono:

 

1. giocatori;

2. sesso-dipendenti.

 

I primi, possono finalmente dedicarsi alla propria “passione” direttamente da casa, collegandosi principalmente a siti dove si può giocare d’azzardo. La enorme diffusione di questi siti, che propongono giochi dalla roulette al poker, con veri campionati, consente alle persone purtroppo schiave di questi giochi, di giocare comodamente da casa, senza esporsi pubblicamente e senza limiti di tempo. A qualsiasi ora si può trovare una chat room dove giocare, così che questi giocatori perdono ogni interesse per la vita sociale e familiare, trascorrono ogni istante davanti al computer, compromettendo anche il lavoro. Situazione peggiore per quelle casalinghe o disoccupati che, lasciati soli a casa l’intera giornata, non sanno resistere a quella tentazione troppo a portata di mano.

Ma anche il sesso è un richiamo irresistibile, soprattutto per coloro che vivono il web come un luogo privato dove dare sfogo alle proprie fantasie, vivere relazioni trasgressive coperti dall’anonimato, fantasticare una vita sessuale quando nella realtà questa non esiste o è poco soddisfacente. La cosa in sé non sarebbe problematica, se non fosse che questi soggetti confondono la realtà virtuale con la realtà quotidiana, preferendo la compagnia di un’immagine a quella di una persona in carne e ossa.

In questo mondo, uomini e donne acquistano una nuova identità, come una seconda vita, trascorrendo il tempo stabilendo contatti a sfondo sessuale, flirtando per attirare attenzione su di sé, organizzando incontri sessuali o fantasticando di averne. La “fame di sesso” può essere variamente soddisfatta dalle tante possibilità offerte dalla rete, ma non è mai appagata, per cui la persona che né dipendente, è costretta a passare ogni minuto della sua giornata cercando partner virtuali o reali, rischiando la sua salute e d incolumità in incontri estremi.

Perché alcune persone sviluppano queste dipendenze

La dipendenza dal gioco è una storia antica. È un fenomeno che oggi coinvolge sia uomini che donne, che hanno in comune una visione della vita angosciante e solitaria. Spesso sono figli abbandonati o che hanno vissuto poco e male con i propri genitori. La loro vita non li appaga, sono di fondo depressi, e sentono che il gioco per qualche istante porta vitalità nella loro esistenza grigia. Costretti a vivere al limite, in eterna competizione con gli altri – che rappresentano la vita avara che li ha sottomessi – cercano un brivido, un riscatto e una affermazione personale:

"io esisto e non sono un perdente”.

La dipendenza dal sesso virtuale invece è tipica di coloro che rifiutano di farsi coinvolgere dai sentimenti, e preferiscono sfogare ogni loro energia in una sessualità iperattiva e onnipresente.

Come ogni ossessione, e' un mezzo per controllare altri lati nascosti, emozioni represse. A volte in seguito ad un trauma sessuale, a volte solo per nascondere l’insicurezza dietro un “profilo”, il sesso virtuale – visto sia come ricerca di contenuti erotici che come ricerca di avventure sessuali – serve a tenere a bada pensieri depressivi, di morte e distruzione. Questi soggetti temono l’incontro con l’altro, presagiscono tradimenti e rifiuti insopportabili, quindi preferiscono avvicinarsi solo a persone che li “desiderano”, donne e uomini scaltri che, soprattutto dietro pagamento, promettono di soddisfare qualsiasi fantasia.

Come aiutarli

Per gli adulti dipendenti dal gioco, l’obbiettivo della terapia è di scoprire quali vuoti affettivi sono colmati dal gioco, con quale figura genitoriale sono in competizione, da dove nasce l’ossessione per il rischio rappresentato dal gioco. Il lavoro si concentra sulla necessità di “crescere per diventare adulti”, responsabili e solidi, equilibrati. La depressione latente è sintomo di un senso di morte mai elaborato e nascosto dall’eccitazione data dal gioco. L’isolamento nasconde la paura di stare a contatto con gli altri, vissuti come giudicanti e aggressivi, poco accoglienti. Va sviscerato il senso di angoscia che rende la vita insopportabile e squallida, attribuendo nuovo valore alla vita passata e a quella futura.

Per gli adulti dipendenti dal cyber-sesso, l’obbiettivo della terapia è  collegare l’iperattività sessuale al vuoto della vita affettiva, scarna se non inesistente. Bisogna comprendere quando e perché il soggetto si è ritirato dalla vita sociale, rinunciando ad una vita affettiva e sessuale piena e completa, rifugiandosi nel mondo fantastico del web. Una disistima di fondo, accompagnata da senso di tristezza e angoscia, rende queste persone timorose del contatto e rinchiuse in sé; l’aggressività repressa si sfoga attraverso una sessualità violenta, vouyeristica e fredda, disinteressata all’altro.

Bisogna lavorare su questo bisogno di avere sempre il controllo, imparare ad avere fiducia nell’altro, attraverso il ricordo delle situazioni nelle quali questa fiducia è stata tradita. Imparare ad accettare la propria sessualità senza giudizio, prendendo contatto co il proprio passato.

 

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